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martedì 15 novembre 2011

Siamo alle solite.


Il cambiamento di solito permette di vedere meglio cose che se no passerebbero per scontate.
E' come quando rileggendo un proprio scritto continuiamo a saltare errori evidenti a chiunque legga per la prima volta.
Il problema però è che qui stiamo parlando di qualcosa di grosso, qualcosa che nessuno sa da che parte prendere. Una crisi unica e mai vista. Non si hanno esperienze positive a riguardo, quindi non ci rimane che usare metodi validi per altre situazioni, ma non questa.
L'Italia e così l'Europa, hanno goduto per 8-9 anni circa dei lati positivi a breve termine dell'EURO.Senza campiare però il modo di gestire il denaro e la finanza, in breve tempo siamo ritornati al punto di partenza. E adesso? I soldi dove li prendiamo? Rischiamo una svalutazione imprevista di una moneta che doveva rappresentare la stabilità economica dell'Europa, ma senza una banca forte che la difenda, l'Euro è attaccabile come le vecchie monete dalla speculazione e dalla svalutazione.
Ora tutti credono che cambiare Premier per l'Italia si il primo passo per tornare alla normalità. Beh...come prevedevo già oggi lo Spread e le borse sono tornate in terreno debole se non debolissimo.
E sono sicuro (visto le idee di Monti) che le cose non miglioreranno se non come sempre, per il breve periodo tutto sembrerà sistemarsi con ICI, patrimoniale e altre manovre pesanti....nessuno invece pensa a diminuire in modo drastico e coraggioso le tasse al popolo medio.
Non credo che tassare solo i ricchi ci sia d'aiuto perchè i ricchi i soldi già li spendono...e producono già.
Sarebbe come farsi prestare dei soldi per pagare le bollette di casa senza pensare che poi il problema si ripresenterà e che forse è meglio pensare a qualcosa di stabile come per esempio cercarsi un lavoro (a trovarlo?!)
Bisogno fare in modo che il ceto medio ritorni a spendere...e oggi l'unico modo per dare soldi al popolo è NON TOGLIERGLIELI.
Si potrebbe pensare ad una discesa drastica delle tasse TOTALI (oggi al 50% circa) al 20%...per poi reintegrarle di anno in anno in base ai risultati ed all'andamento della produzione interna, e riportarle ad un valore sostenibile del 30% medio.
Parlo sempre di tasse, imposte, previdenza...etc...tutte insieme.
CREDO PROPRIO CHE PAGHEREBBERO TUTTI SENZA INDUGIO e tutti spenderemmo un po' di più.

L'economia si risanerebbe, più lentamente ma sicuramente più stabilmente..

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